Ciao, sono Claudia, questo è il mio blog :) Invento storie e scrivo romanzi fantasy, benvenuti nel mio mondo!

lunedì 7 agosto 2017

La Melodia Vincolante - incontri

#estratto


...
«Due boccioli tra le rose» l’accarezzò una suadente voce maschile e Gemma sentì il cuore accelerare.
«Ciao, io sono Dalia e lei è la mia amica Gemma, siamo del primo anno.»
Nel tempo che Gemma impiegò per voltarsi, l’amica aveva già rotto il ghiaccio e fatto le presentazioni.
«Certo, due camicie immacolate, due anime innocenti. Primo anno, come non riconoscervi.»
La sua attenzione fu subito catturata dal giovane che stava parlando e, dal tono caldo e dolce, lei capì chiaramente che era lo stesso che aveva parlato poco prima.
Aveva i capelli neri pettinati con la riga da una parte. Gli occhi scuri, e incredibilmente profondi, la tennero incatenata al suo sguardo, mentre le labbra grandi e morbide si esibivano in un adorabile sorriso storto.
Gemma fu sicura di arrossire, non era abituata a parlare con i ragazzi. Specie con uno più grande, uno che la fissava in quel modo sfacciato.
Senza che lei se ne rendesse conto, il bel moro le afferrò la mano e le posò un bacio galante. «Vincenzo Leoni, per servirvi» si inchinò, in un’ossequiosa riverenza.
Tutto senza staccare lo sguardo dal suo.
Gemma si sentiva in fiamme. Deglutì a fatica e accennò un sorriso.
Il giovane Vincenzo Leoni non le aveva ancora lasciato la mano e sembrava sul punto di aggiungere qualcosa, quando qualcuno al suo fianco si schiarì la voce.
Gemma tornò in possesso della propria mano e la posò sul cuore impazzito, cercando di calmarne i battiti. Nessuno le aveva mai fatto un baciamano.
Vincenzo si allontanò appena e insinuò un braccio dietro alla persona lì accanto. Solo in quel momento Gemma lo guardò.
Era un giovane alto e robusto, i suoi capelli castani erano lunghi e spettinati, come quelli di un brigante o un pirata, non di certo un gentiluomo. Guardava l’amico con una certa dose d’insofferenza, il viso serio, le sopracciglia appena aggrottate.
«E questo» stava dicendo intanto Leoni «è il mio scorbutico amico, Rodolfo Accordi.»
Accordi? Gemma era sicura di aver già sentito quel cognome, forse gliene aveva parlato suo padre.
«Lui non vi farà il baciamano, lui non è al vostro servizio, lui è il nostro eroe e non ha tempo per essere gentile; quindi, per qualsiasi richiesta, rivolgetevi a me.»
«Smettila di fare il buffone» la voce di Rodolfo era forte e decisa, molto meno dolce e carezzevole «e lascia decidere a me cosa farò e cosa non farò.»
In quel momento alzò lo sguardo su di lei. Gemma sussultò, vide i suoi penetranti occhi azzurri guizzare, come se avessero preso fuoco; ebbe paura di quel giovane, anche se ne fu contemporaneamente incuriosita.
Cosa intendeva Leoni dicendo “il nostro eroe”?
Gemma era rimasta lì imbambolata, con gli occhi, e probabilmente anche la bocca, spalancati. Non riusciva a parlare.
«Ora dobbiamo andare» disse secco Rodolfo Accordi «con permesso.» Detto ciò si allontanò tirandosi dietro l’amico, che le stava ancora rivolgendo uno splendido sorriso storto.

da La Melodia Vincolante - Libro Primo - Il magico mondo della Musicomagia (Link Amazon)

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